Tisane in gravidanza, sconsigliate e consigliate

Le tisane in gravidanza sono ottime per integrare e migliorare l’apporto di liquidi al proprio corpo.

Ormai le tisane sono ricette complesse multi pianta ed è bene conoscere quali tisane sono raccomandate in gravidanza e quali invece sono da considerarsi tisane sconsigliate in gravidanza.

 

Tisane in gravidanza: cosa assumere e cosa evitare

 

Come ci si deve regolare con l’assunzione di tisane durante quel periodo così complesso che è la gravidanza?

Le tisane in commercio sono perlopiù complicate miscele che comprendono più erbe, ed è bene imparare quali, di queste erbe, possano giovare e quali, invece, sia meglio evitare durante i fatidici 9 mesi. Impariamo a leggere le etichette per trovare il prodotto più adatto a noi.

Non dimentichiamoci, tuttavia, che è sempre bene consultare il proprio medico prima di assumere un integratore botanico, a maggior ragione durante la gravidanza.

Alcune piante possono aiutare al benessere durante la gravidanza, apportando liquidi all’organismo ed esplicando un’azione di supporto volta a contrastare quella serie di disturbi che normalmente si manifestano.

Vediamo, quindi, le piante consigliate in gravidanza:

  • Zenzero (Zingiber officinale): per la sua funzione antinausea;
  • Finocchio (Foeniculum vulgare), anice verde (Pimpinella anisum) e menta (Mentha): per la loro capacità di eliminare i gas intestinali.
  • Malva (Malva sylvestris) e altea (Althaea officinalis): ricche di mucillagini, favoriscono il transito intestinale e giovano in caso di stitichezza.
  • Tiglio (Tilia) e camomilla (Matricaria chamomilla): per la loro azione rilassante, in grado di contrastare l’insonnia e di favorire il riposo.

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Altre piante, invece, è bene imparare a evitarle, in quanto la loro azione potrebbe nuocere a noi o al nostro bambino.

Tra le più comuni, troviamo le seguenti:

  • Arancio amaro (Citrus x aurantium);
  • Ginkgo (Ginkgo biloba);
  • Achillea (Achillea millefolium) che, a dispetto delle sue proprietà emostatiche, potrebbe determinare sanguinamento dell’utero e aborto;
  • Agnocasto (Vitex agnus-castus), altrimenti utile per i problemi mestruali e della menopausa;
  • Ginseng, sia quello asiatico (Panax ginseng) sia quello americano (Panax quinquefolius), che può causare insonnia, irritabilità e nervosismo;
  • Mate (Ilex paraguariensis);
  • Melissa (Melissa officinalis), se presenti disfunzioni alla tiroide;
  • Uva ursina (Arctostaphylus uva-ursi);

Da non dimenticare, infine, gli effetti potenzialmente negativi di alcune erbe normalmente utilizzate in cucina se invece assunte per fini fitoterapici (quindi a concentrazioni maggiori rispetto al loro normale uso culinario):

  • Prezzemolo (Petroselinum crispum), che può indurre aborto;
  • Salvia (Salvia officinalis), che riduce la produzione del latte materno;
  • Timo (Thymus vulgaris), il cui olio è uno stimolante uterino.

Il presente articolo vuole essere una guida indicativa al consumo di tisane, te e infusi in gravidanza. E’ bene sempre avere un confronto con il proprio medico che, essendo a conoscenza del vostro quadro clinico specifico, potrà indicarvi le tisane e gli infusi migliori o da evitare durante la vostra gravidanza.

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