tisana al biancospino, proprietà e benefici di questa preziosa pianta
Il Biancospino è una pianta Il cui nome Crataegus deriva dal greco “kratos” che significa “forza”. E’ un arbusto rustico
che cresce spontaneo anche nella nostra Valle Varaita.
Questa pianta viene raccolta nel mese di maggio quando fiorisce per ottenere un prodotto altamente funzionale ricco di proprietà. Una volta raccolto il biancospino viene posto in essiccazione per circa 70 ore. Durante questo processo vengono stabilizzate tutte le proprietà all’interno della foglia che una volta disidratata è pronta per essere tritata e confezionata nei filtrini.
Le tisane che contengono biancospino favoriscono un fisiologico rilassamento e sono indicate anche nei soggetti che soffrono di ipertensione. Il biancospino è utilizzato fin dai tempi più remoti come prodotto infusionale, ed è proprio la tisana il miglior modo per beneficiare di tutte le sue proprietà.
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Il biancospino
Altri nomi
Albero di maggio, bread and cheese tree, hawthorn.
La pianta
Il biancospino appartiene al genere Crataegus, che conta 280 specie diffuse nella maggior parte delle regioni temperate dell’emisfero boreale. In erboristeria i biancospini utilizzati sono diversi, ma tutti con le stesse proprietà, oltre che con caratteri botanici simili: Crataegus azarolus, Crataegus curvisepala, Crataegus nigra, Crataegus pentagyna e, in particolare, Crataegus laevigata, Crataegus monogyna e Crataegus oxyacantha.
Il biancospino è un grande arbusto caducifoglie spinoso dal rapido sviluppo. Le foglie sono piccole, cuneiformi e profondamente incise. I fiori compaiono tra aprile e maggio, sono di colore bianco ed emanano un forte odore amaro, da alcuni paragonato all’odore del pesce andato a male, a differenza del gradevole profumo delle rose, che fanno parte della stessa famiglia, le Rosacee. I frutti, in molti testi erroneamente definiti bacche, sono in realtà dei piccoli pomi (come le mele) e in autunno assumono un colore rosso vivo (la polpa è giallastra). Indifferente al tipo di terreno, cresce nei boschi non troppo densi e in quelli che confinano con coltivi e praterie. Colonizza facilmente le zone agricole abbandonate.
Gli impieghi
La droga del biancospino, ovvero la sua parte più ricca di principi attivi usata in erboristeria è costituita dalle foglie e dai fiori, raccolti ancora in bocciolo a fine primavera. È presente in commercio come erba per infusi, ma anche sotto forma di capsule, tinture, estratti solidi e liquidi, sciroppi e succhi.
La pianta fu usata a lungo come siepe e come ornamentale, grazie alle spine e alla bella fioritura bianca che lascia il posto, a maturazione, ai frutti rossi. Acquistò un’importante valenza medicinale attorno al XIX secolo, con le prime investigazioni fitochimiche, che misero in luce la presenza, al suo interno, di svariati composti quali acido ursolico e crategolico, flavonoidi, catechine, acidi fenolici e aminopurine.
Tali sostanze sono responsabili di effetti diversi. Tra quelli riconosciuti dal Ministero della Salute si annoverano:
- la capacità di regolare la funzionalità dell’apparato cardiovascolare;
- effetti rilassanti e in grado di promuovere il benessere mentale;
- capacità di regolare la pressione arteriosa;
- proprietà antiossidanti.
Tutto ciò concorre a rendere il biancospino una pianta molto apprezzata per contrastare i primi stadi dell’insufficienza cardiaca congestizia, come aiuto durante la convalescenza post infarto, per la pressione alta, l’aterosclerosi e le lievi aritmie cardiache. Nella medicina popolare trova impiego anche come diuretico, nel caso di problemi digestivi, tensione nervosa, insonnia e persino mal di gola. Associato al magnesio, è indicato nei casi di ansia e crisi di panico.
Lo sapevi che…?
– Il nome Crataegus pare derivare dalle parole greche kratys, “forte” e aix, “capra”, forse con riferimento al fatto che le sue spine sono in grado di tenere lontane perfino le capre.
– Monogyna invece è composto da monos, “unico” e gynè, “donna”, perché i fiori di questa specie presentano un solo elemento femminile: un solo stilo, con un solo ovulo e, pertanto, un solo seme nel frutto.
– Il biancospino è una pianta importante per attirare biodiversità in giardino: ospita infatti numerosi invertebrati, è nutrice di alcune specie di farfalle, i suoi fiori sono visitati dalle api e i frutti costituiscono una riserva di cibo in inverno per gli uccelli, che ne diffondono i semi.
– Per i Celti il biancospino era un albero magico, sacro alla dea madre e associato ai riti di fertilità che si celebravano durante la festa di Beltane. Era considerato la dimora delle fate e degli spiriti del bosco, nonché un mezzo potente per lanciare incantesimi.
I nostri consigli
Il biancospino cresce spontaneo nei boschi che circondano la nostra azienda in Val Varaita. Dal bosco al laboratorio la strada è breve, e la pianta trova impiego in una vasta gamma di tisane. Scoprile sul nostro sito e trova quella giusta per te.
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