La curcuma – usi – proprietà e curiosità

La curcuma

Conosciuta anche come…

Zafferano delle Indie, zafferano d’Oriente, turmeric, kum kum, jiang huang.

La pianta

La curcuma (Curcuma longa) è una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa dello zenzero, ed è originaria dell’Oriente (più precisamente, dell’India centro-meridionale, dove è estesamente coltivata). È perenne, alta circa un metro e ha grandi foglie lanceolate. I fiori sono disposti a formare una spiga gialla o bianca dal forte valore ornamentale. La droga (termine tecnico usato in erboristeria per indicare la parte della pianta più ricca di principio attivo) è quella che impropriamente viene talvolta indicata come radice. Si tratta, in realtà, di un rizoma, un fusto modificato che cresce sotto terra e da cui si schiudono le gemme che portano le foglie. I rizomi vengono raccolti quando la pianta è dormiente, poi vengono trattati al vapore o fatti bollire, quindi si procede con l’essiccazione, che dura svariati giorni, data la loro consistenza carnosa. Solo quando sono completamente disidratati si procede con la polverizzazione, ottenendo un prodotto versatile e utile per la preparazione erboristica di infusi, decotti, tinture, capsule o impacchi.

Gli impieghi della CURCUMA:

Le prime attestazioni d’uso della curcuma si devono alla medicina tradizionale indiana che l’ha adoperata da secoli per trattare problematiche quali disturbi digestivi, febbri, infezioni cutanee, nausea, disturbi del fegato, ulcere, artrite, emorroidi e altro.

Anche le sue attività riconosciute dalla scienza moderna sono molte, e sono dovute principalmente a composti attivi quali la curcumina e i curcumonoidi. Tra le principali ricordiamo le seguenti.

– Agisce a livello del fegato proteggendolo e regolando la produzione della bile.

– Ha effetti ipocolesterolemici, favorendo una maggiore escrezione di acidi biliari, importanti nella digestione dei lipidi. Riduce, infatti, la concentrazione nel sangue delle lipoproteine a bassa densità (LDL), note comunemente come “colesterolo cattivo”.

– Ha forti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti (quanto quelle delle vitamine C ed E).

– È eupeptica, favorisce cioè la digestione, e migliora il profilo microbiologico della flora intestinale.

– Ha proprietà antimicrobiche: se applicata sulle ferite aiuta a contrastare le infezioni di Staphylococcus aureus e stimola la guarigione.

Lo sapevi che…?

– In Oriente la curcuma è stata da sempre usata come colorante giallo per i tessuti (ad esempio per tingere le vesti dei monaci). Pare che anche i Romani la utilizzassero, importandola sotto forma di polvere.

– Il nome inglese, “turmeric” deriva proprio da un termine latino, terra merita, con il quale i Romani indicavano un pigmento minerale giallo come la curcuma.

– Fu spesso usata come colorante alimentare per sostituire il più costoso zafferano, tanto da meritarsi il nome di “zafferano d’Oriente” («Par zafferano, ma non è, ma vale ben altrettanto a operare» scriveva Marco Polo nel Milione, cap. cxxxiv).

– Ancora oggi è usata come colorante alimentare, con la sigla E-110, per tingere alimenti come salse, gelati, yogurt, formaggi, dolci, popcorn e cereali.

– È tra le spezie usate per la preparazione del curry.

I nostri consigli

A noi di Valverbe piace coltivare in prima persona le piante che usiamo nei nostri prodotti, ma la curcuma non crescerebbe sulle Alpi. La importiamo, quindi, da produttori qualificati, e la misceliamo alle nostre erbe per offrirvi tisane come quelle che trovate nella pagina dedicata del nostro sito.

a seguire i link alle principali tisane a base di curcuma:

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