La Salvia Sclarea, chiamata comunemente Salvia/Erba moscatella, è una pianta erbacea aromatica biennale dall’aspetto cespuglioso, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Viene considerata la versione “blanda” della classica Salvia officinalis, anche se presenta usi e proprietà ben differenti. È originaria del bacino del Mediterraneo e in Italia è presente anche allo stato spontaneo. In Francia e in Marocco è coltivata a scopo industriale. Non richiede particolari esigenze di coltivazione, resiste alla siccità e predilige un’esposizione a pieno sole.
La pianta presenta un fusto quadrangolare che può raggiungere un’altezza di 120 cm. Le foglie sono opposte, oblunghe, leggermente vellutate e dalla superficie ruvida. I fiori sono bilabiati, di colore bianco-rosa-viola e si presentano riuniti a forma di spiga apicale. La pianta emana un odore muschiato.
PERIODO DI FIORITURA: maggio – giugno- luglio - agosto
La Salvia moscatella ha trovato largo impiego nel settore enologico al fine di intensificare l’aroma del vino e della birra. È tutt’ora impiegata nella distillazione del vermouth e nell’industria liquoristica. In campo erboristico sono apprezzati i suoi benefici tonico stimolanti, antispasmodici, astringenti e anticatarrali. Viene impiegata anche ad uso esterno nella cura di gengiviti e ulcere. L’olio essenziale di Salvia sclarea presenta una minore quantità di tujone (principio attivo tossico) rispetto a quello della Salvia officinalis, ed è quindi preferito.
LO SAPEVI CHE…?
Viene chiamata “Erba moscatella” perché se si mettono le foglie a macerare nell’aceto si crea un aroma tipicamente “moscato”. Per questo in passato ha trovato impiego in vini Moscato.
Un tempo si pensava potesse essere in grado di curare la depressione e favorire la regolarizzazione del sistema nervoso.